Quando si avventurano sulle rive del Baltico, mercanti e missionari del Medioevo occidentale scoprono dei popoli singolari: i Baltici. Dalle sorgenti ai fuochi rituali, dagli alberi alle pietre protettrici, la natura intera è sacra per loro. I loro dèi sono il Sole e l’Aurora, che festeggiano al solstizio d’estate, il Fabbro celeste signore del tuono, e la Luna, protettrice dei guerrieri. Essi onorano anche il Signore degli Spiriti, conduttore delle anime morte e custode del mondo notturno. Nel cuore delle foreste bruciano i loro defunti e convocano i mani per il banchetto rituale. Fedeli agli spiriti dei campi come alle grandi divinità celesti, sacrificano a tutti ed allevano nelle loro dimore dei serpenti, strumenti della divinazione. La conversione definitiva di questi “ultimi pagani d’Europa” non termina realmente se non dopo le grandi Riforme. Per fortuna, grazie ai rapporti dei missionari e ai dati etnografici raccolti dai folkloristi dell’ultimo secolo, in particolare le numerose canzoni lettoni, le daina, l’essenziale della mitologia e delle pratiche rituali può essere restituito e trovare il suo posto nel comparatismo indo-europeo.
È in questa prospettiva che Philippe Jouet ha scritto questo libro, il primo sull’argomento in lingua francese.
Autore: Jouet, Philippe
Collana Etudes Indo-Européennes 3
Pagine 194
Anno di pubblicazione 2004
Lingua Francese
Codice libro 2310