La storia delle religioni, sia nei suoi procedimenti sia nelle sue concezioni, è basata sulla comparazione. Il mito, il sacrificio, l’iniziazione o la purificazione, queste concezioni comparative hanno finito con l’essere neutralizzate in un’ontologia a pretesa universale. Dalle religioni si è tornati alla religione, a maggior profitto dei teologi cristiani, protestanti e cattolici, che vi hanno trovato una nuova legittimità accademica. Motivo in più per tornare sulle pratiche comparative e per criticarne gli effetti totalizzanti.
I contributi qui riuniti portano il lettore dai riti del politeismo greco alle pratiche contemporanee dello yoga, passando attraverso le pretese universalizzanti del monoteismo cristiano, le pratiche dell’ospitalità nell’ordinamento rabbinico e nell’induismo brahmanico, ma anche attraverso il problema della salvezza individuale nella filosofia neoplatonica o nella teologia agostiniana, la gestualità della preghiera nelle religioni amerindie e nella mistica cristiana o attraverso il profetismo cristiano e musulmano.
Autore: AA.VV.
Collana Histoire de l'Histoire des Religions 2
Pagine 240
Anno di pubblicazione 2006
Lingua Francese
Codice libro 2506